Tra tanti fotografi che non vogliono nemmeno sentire parlare di Photoshop o di ritocco digitale, Andrzej Dragan è un giovane che rappresenta in pieno lo spirito di un'artista contemporaneo: usa gli strumenti che il suo tempo gli mette a disposizione e non si vergogna a farlo né tanto meno ad ammetterlo. Recentemente venuto alla ribalta per via dello stile fotografico molto particolare, sembra volersi cimentare sul genere del ritratto. Un ritratto si, ma draganizzato, lontano da qualsiasi forma di naturalismo e privo di quei tratti che definiscono il genere, la riconoscibilità del soggetto e l'eventuale rivelazione di elementi dell'indole interiore.
Un autore di certo singolare, che calca la mano forse un tantino di troppo sull’eccentricità non solo delle sue foto ma anche del suo personaggio, e che offre (poche) immagini, intense e sconcertanti, che giocano sull’esasperazione dei dettagli, sulla saturazione portata al limite e sul contrasto delle ombre e delle luci, richiamando le visioni oniriche del regista David Lynch
Andrzej è un trentenne polacco laureato in fisica quantistica che lavora come assistente presso l’università di fisica di Varsavia.
In una sua intervista,alla domanda cosa fosse la fotografia e come avesse iniziato, si legge:
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La fotografia non ha nulla a che fare con il mio vero lavoro, è un hobby che, al pari di tutte le cose che faccio, deve divertirmi. Non sono uno che gira sempre con la macchina fotografica al collo, né uno dal clic facile. Realizzo pochissime immagini, e solo quando capisco di essere di fronte al soggetto “giusto”. Il vero lavoro comincia dopo, quando mi metto all’opera dedico molta attenzione e molta pazienza.Volevo mostrarvi alcuni dei suoi lavori che io personalmente reputo meravigliosamente impressionanti
L'effetto delle sue foto si chiama Effetto Dragan;le caratteristiche principali di una foto draganizzata è
1.aumento esagerato del contrasto
2.aumento della nitidezza di piccoli dettagli quali rughe e peli
3.colore dell'incarnato alterato, solitamente verso il verdognolo o grigiastro
Il film 300, girato interamente in digitale nel 2007, fa largo uso dell'effetto Dragan
A chi interessa vedere gli altri suoi lavori basta andare sul suo sito
www.andrzejdragan.com